Soltanto il denaro avente corso legale può estinguere l’obbligazione pecuniaria. E pagare il prezzo di una compravendita immobiliare costituisce indubbiamente adempimento di un’obbligazione pecuniaria. Impossibile allora “comprare” una casa “pagando” con bitcoin? Possibile, ma non si tratta di una vendita, bensì di una permuta. Noi sappiamo come fare, assicurando il pieno rispetto della normativa antiriciclaggio.

Con il termine “token” ci si riferisce sia alle informazioni digitali presenti su un registro distribuito e rappresentative di una qualche forma di diritto (come la proprietà di un bene, l’accesso a un servizio, la ricezione di un pagamento), sia il dispositivo (si pensi ad una “chiavetta”) che genera, in forza di un algoritmo, sequenze di numeri che consentono di accedere ad un server di autenticazione per disporre di questi diritti. “Tokenizzare” vuol dire allora convertire i diritti su un bene “registrandolo” su una blockchain, allo scopo di permettere la creazione, il trasferimento, il frazionamento di questi diritti sul bene. Il mondo si sta affacciando alle infinite possibilità che offre questa tecnologia. Ci sono Paesi che hanno già emanato una disciplina normativa appropriata. Possiamo aiutarti a orientarti in questo nuovo mondo, cogliendo nuove opportunità.

Gli smart contract possono essere definiti come contratti digitali autoesecutivi, i cui termini dell’accordo sono fissati tra le parti in base a protocolli informatici standardizzati. Gli sviluppatori possono progettare il sistema in modo tale che, quando le condizioni non vengano rispettate, la dinamica contrattuale si blocca, fino a quando il contratto non viene adempiuto. Il processo funziona in un ambiente decentralizzato, senza intervento umano. Pensiamo ad un contratto di locazione di un immobile che venga concluso in base ad un formato informatico predeterminato, che autorizzi l’accesso tramite badge che si attivi in funzione di un pagamento eseguito con una transazione su blockchain. Possiamo fornire la nostra consulenza in materia, aiutandoti a valutare la compatibilità delle soluzioni rispetto al contesto normativo nazionale.

Gli investimenti immobili non sono accessibili a tutti non soltanto perché necessitano di risorse economiche cospicue, ma anche perché esigono un impegno di gestione che richiede tempo e competenze specifiche. Limitata possibilità di diversificazione e scarsa liquidabilità completano il quadro dei fattori negativi. Il crowdfunding immobiliare offre a tutti il l’opportunità di poter operare nel settore. Un fenomeno nato nel 2012 negli Stati Uniti, che in tutto il mondo vale parecchi miliardi di euro, che da qualche anno è arrivato anche in Italia, avvalendosi delle nuove tecnologie digitali. Orientarsi nel settore non è comunque facile e le brutte sorprese a volte si trovano dietro l’angolo. Possiamo aiutarvi a sviluppare iniziative nel settore ovvero a valutare la serietà di prenderne parte.